16:3
16:7
16:8
16:9
16:10
16:11
16:12
16:14
16:15
16:17
см.:Мф.11:25:27;
16:21
16:22
16:25
16:26
Итальянский (CEI 1974)
Языки
- Добавить язык
- Церковнослав. (рус)
- Церковнослав. (цс)
- Рус. (Синодальный)
- Рус. (Синод. с ударе́-ми)
- Рус. (еп. Кассиан)
- Рус. (Аверинцев)
- Рус. (К.П. Победоносцев)
- Arab (JAB)
- Arab (AVD)
- Azerbaijani
- Armenian
- Belarusian
- Bulgarian
- Chinese (simpl.)
- Croatian (S&D)
- English (NKJV)
- English (NRSV)
- English (KJV)
- Estonian
- Finnish (1992)
- French (LSG)
- Georgian (ancient)
- Georgian
- German (MLU, 1912)
- German (GNB)
- Greek (NT Byz)
- Greek (TGV)
- Greek (NA, 28)
- Hebrew NT by Delitzsch
- Italian (CEI 1974)
- Italian
- Kyrgyz
- Latin (Nova Vulgata)
- Latvian
- Romanian
- Polish
- Portuguese
- Serbian (synod.)
- Serbian
- Spanish (RVR 1995)
- Swedish (Folkbibeln)
- Tajik
- Tatar
- Ukrainian (Homenko)
- Ukrainian (Ogienko)
- Uzbek
I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo.
Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia;
e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?
Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona». E lasciatili, se ne andò.
Nel passare però all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il pane.
Gesù disse loro: «Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei».
Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso il pane!».
Accortosene, Gesù chiese: «Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il pane?
Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila e quante ceste avete portato via?
E neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete raccolto?
Come mai non capite ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei?».
Allora essi compresero che egli non aveva detto che si guardassero dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei.
Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».